Infrared: intervista a Tania Tiozzo

Come molti già sapranno, la nostra webzine ha avuto sempre un occhio di riguardo per le rock ladies che tengono alto il nome del genere, soprattutto in un’era così difficile per il mercato musicale.

Oggi abbiamo intervistato la bella Tania Tiozzo, lead singer degli Infrared: e se non conoscete ancora questa band supertosta, ecco l’occasione giusta per farlo. Buona lettura!

 

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Ciao Tania! Parlaci del vostro nuovo album “Souls”, di com’è nata l’idea e a cosa si ispira.

Ciao a voi! “Souls” è il nostro primo album completo (nel 2016 uscì il nostro primo EP di 5 pezzi) ed uscirà il 12 ottobre sia sulle piattaforme digitali che in formato “fisico”. È un disco di 11 pezzi molto differenti tra loro ed è stato anticipato da 3 singoli, “Lifetime”, “The End of My Beginning” e a giugno dall’ultimo, “Plastic Veil”. Come dicevo è un album molto vario e ogni pezzo rappresenta un piccolo mondo, sia come genere musicale che come mood. Per questo l’abbiamo intitolato “Souls”… ogni pezzo rappresenta un’anima degli INFRARED. “Souls” è anche un brano dell’album… uno tra i miei preferiti.

 

Com’è stato aprire a band del calibro di Jane’s Addiction, Antimatter e Rezophonic, se pur così diverse fra loro?

Aprire per band già affermate è stato un onore e una grande emozione e opportunità. Aprire per i Jane’s Addiction è stata una di quelle esperienze che ti segnano nel cuore e nell’anima… un’esperienza che ci porteremo dentro per molto molto tempo. È avvenuto tutto per caso quando il promoter con cui collaboravamo allora ci ha avvertiti con soli 2 giorni di anticipo di aprire il live dei Jane’s Addiction al Fabrique di Milano. Neanche il pubblico sapeva della nostra presenza, quindi per noi è stata una sfida ulteriore riuscire ia conquistare quel pubblico e scaldarlo per il live degli headliner. Per queste esperienze ci teniamo a ringraziare Filippo Puliafito e Marco Pastorino.

 

 

Quali sono le influenze che non potranno mai mancare nel sound degli Infrared?

Siamo dei divoratori di musica quindi farti un elenco di influenze di gruppi sarebbe una cosa limitante e lunghissima… ascoltiamo di tutto dal metal alla bossanova passando per la musica soul, il pop e il rock. Quello che non mancherà sicuramente nei nostri pezzi è la melodia.

 

Fra le mille difficoltà che sta affrontando il mercato discografico in questo periodo, quale pensi che sia la più limitante per le band emergenti?

Mah… questo è un discorso molto complesso. Il mercato musicale è cambiato moltissimo ultimamente, le etichette hanno perso il potere, gli spazi sono sempre meno e la cultura musicale si sta un po’ perdendo. Noi andiamo avanti e cerchiamo sempre di fare quello che vogliamo e ci piace suonare. Se poi tutto ciò è accompagnato da un buon riscontro di pubblico siamo ancora più felici.

 

Ti è mai capitato di essere discriminata nel tuo ambiente solo per il fatto di essere una ragazza? Come rispondi a eventuali critiche del genere?

No fortunatamente non mi è mai successo, ho un bel caratterino di merda e so difendermi molto bene 🙂

 

Quali artisti ti ispirano?

Erykah Badu, Radiohead, St. Vincent, Stereophonics, Rage Against The Machine, Incubus.

 

Raccontaci i programmi futuri degli Infrared che seguiranno all’uscita dell’album.

Dopo l’uscita dei 3 singoli ci stiamo preparando per la prossima stagione di live che inizierà a ottobre con il release party dove presenteremo il nostro album “Souls”. Finalmente potremmo portare in giro questo lavoro del quale siamo veramente orgogliosi. E ringraziamo Larsen Premoli di RecLab Studios che è riuscito a tirar fuori la vera anima degli INFRARED.

 

 

 

 

[Intervista a cura di Annalee Hudson]

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